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Concorso letterario “Racconta la storia di Clementino e Clementina”

Il Concorso, riservato a tutti gli alunni delle scuole secondarie di primo grado, ha visto vincere il racconto di Martina Caffè della classe 1^A della Scuola Secondaria di Primo grado del nostro Istituto. La creatività, la fantasia e lo stile semplice della piccola scrittrice sono stati apprezzati dalla giuria, che ha premiato la storia “Super C”. In essa, fantasia e  realtà, passato e presente si mescolano indissolubilmente   e ne hanno fatto un racconto coeso, coerente e attuale: i due protagonisti, Superclementino e Superclementina, prima amici poi fidanzati,  uniscono le loro forze per vincere un’ordinaria storia di bullismo e di diversità;  sullo sfondo del racconto, continui sono i rimandi alla bellezza e alla poesia del nostro territorio, immerso nel Golfo di Taranto e “baciato dal sole, dal buon clima e dalla vicinanza  al mare”. La sensibile penna di Martina ha colto la straordinaria poesia di questi elementi e li ha portati nel suo racconto, per farne una storia positiva e coinvolgente.

Il racconto sarà portato in scena in una rappresentazione teatrale riservato alle scuole dell’infanzia, nella prossima edizione del Carnevale.

Il secondo posto è stato riservato al racconto “Il bello di essere diversi” di Carmela Ferente e Karol Sergio della classe 3^A, mentre il terzo posto è stato vinto dal racconto “La storia di Clementino e Clementina” di Davide Maglio e Gianvito Medea della stessa 1^A.

Durante la cerimonia di premiazione il Presidente della giuria, Assessore Patrizia Rollo ha consegnato un attestato di partecipazione a tutti gli alunni, apprezzando e complimentandosi con loro che hanno avuto l’ardire di cementarsi con l’invenzione di una storia, abbandonare i banchi scolastici per aprirsi e credere alla crescita culturale del territorio locale.

 

SUPER C

clementino_clementina.jpgTanto tempo fa, in un paesino al centro del Golfo di Taranto, girava la magica storia di due semplici ragazzi che, grazie ad una supervitamina C, cambiarono per sempre il loro destino.

Questo paesino si chiamava Palagiano, sorto in un territorio baciato dal sole, dal buon clima e dalla vicinanza  al mare, che rendeva la sua temperatura piacevole; per tutte queste positive circostanze i suoi abitanti si erano dedicati alla coltivazione di un frutto speciale, il Clementine, a metà tra mandarino e altri tipi di agrumi.

Luca e Sara erano due ragazzi che frequentavano rispettivamente la seconda e la prima media del paese. I loro papà invece erano contadini che curavano i propri campi di frutta.

Era un lavoro pesante e non sempre facile e i due ragazzi aiutavano spesso la famiglia nel lavoro dei campi.

Ogni giorno quando andavano a scuola, vivevano con gioia la vita del loro istituto e della loro classe: partecipavano a progetti, recite, mostre e gare di pallavolo. Due ragazzi bravi che avevano in comune un animo sensibile e generoso.

Sara, tuttavia, aveva un problema: in classe, una sua amica disabile spesso veniva presa in giro dai ragazzi più grandi o ripetenti.

Si chiamava Rita: era una bambina semplice, buona, ingenua, con qualche difficoltà a fare amicizia. Nessuno voleva star seduto vicino a lei e dopo un pochino tutti chiedevano di cambiare posto.

Non era una “vip” come certe della scuola e nemmeno faceva la vanitosa e fanatica… Ma purtroppo faceva fatica ed essere accettata.

Un giorno mentre andava in bagno, dei ragazzi le rubarono la merenda, un’altra volta la bottiglietta dell’acqua. Questi erano i bulletti della scuola: Peppe , Marco , Matteo a cui spesso si accompagnavano le ragazze.

Tutto sommato  erano delle semplici ragazzine di undici e dieci anni con il debole per  Peppe, il più carino del gruppetto ma anche il leader dei bulletti: pur di compiacerlo lo accontentavano e facevano tutto ciò che voleva.

Sara, insomma, voleva aiutare Rita a liberarsi dalle offese e cattiverie di questi compagni.

Un giorno chiamò Luca, che ultimamente si era fatto più misterioso: non rispondeva ai suoi messaggi, non la salutava, ma allo stesso tempo la cercava sempre con lo sguardo all’uscita da scuola o fuori dalla palestra.

Cosi, dopo una partita di pallavolo, Sara decise di fermarlo e chiedere cosa fosse successo:

 - Luca, ma perché non ti stai facendo più sentire ? – chiese Sara .

Luca si sfogò con Sara e le confessò un segreto che non avrebbe detto mai a nessuno in vita sua …

 - Sara … ti devo confessare una cosa … io m-mi s-s-sono innamorato di te!

 - WOW ! - disse Sara – Ma sai infondo anche io provo dei sentimenti per te … Beh! Innamorarsi del proprio amico è una cosa bella!!!-  rispose Sara ridendo .

 - Ma c’è un’altra cosa che devo dirti … dal giorno in cui mio padre mi ha fatto assaggiare i clementine della nuova piantagione, a cui stava lavorando con un ibrido di laboratorio, mi sento molto strano! Mi sento molto più grande e forte del normale!

 - Davvero !?– chiese Sara a Luca .

Effettivamente era forte e grande più del normale rispetto ai suoi amici. Cosi Sara decise di condividere questo segreto e assaggiò questi frutti incredibilmente buoni, succosi e saporiti, nati nella cosiddetta Conca d’Oro, dove Luca aveva i frutti.

 - Potrei provare ad assaggiare uno di questi frutti? – chiese Sara.

 - Certo ! Ma dopo non sarai più la stessa – rispose Luca .

Sara assaggiò uno di questi frutti e si sentì come cambiare …

 - Aiuto! Luca, non mi sento bene … mi sento di-di …. –

 - Sara !!! – urlò Luca mentre Sara cadeva a terra senza forze .

Luca portò Sara incosciente in casa e la lasciò lì fino al suo risveglio.

Quando Sara aprì nuovamente gli occhi Luca era al suo fianco a bere un bicchiere di acqua fresca seduto su una sedia.

 - C-Cosa mi è successo Luca? – chiese Sara .

 - Hai mangiato un clementine! Hai avuto la stessa reazione di quando anche io l’ho mangiata per la prima volta … mamma mia! – rispose Luca.

 - L’importante è che ora siamo di nuovo in forma; ma come faremo per le nostre partite di pallavolo ?! – continuò .

Il giorno dopo Luca e Sara ebbero una strana sensazione di pericolo imminente: mangiarono un clementine e si trasformarono in due grandi e forti SUPER EROI “Superclementino e Superclementina”.

Decisero di farsi cucire dalla nonna di Sara due bellissimi abiti, entrambi  arancione e verde, con un mantello e con su scritto SUPER C e una fascia blu per circondare la fronte, in occasione del carnevale.

Con questo vestito nessuno li avrebbe riconosciuti e avrebbero potuto combattere tutte le ingiustizie in anonimato.

Quel giorno Rita era andata al catechismo e all’uscita il gruppetto di ragazzacci con le loro amiche, l’avevano accerchiata e  costretta a seguirli in un vicolo per rubarle il telefono e lo zainetto nuovo.

Superclementino e Superclementina avevano avvertito questo pericolo, e subito si diressero in quel luogo dove si stava consumando l’ennesima ingiustizia.

Nello zaino degli allenamenti Luca aveva tanti palloni di pallavolo che insieme a Sara decise di scagliare contro i cattivi, minacciandoli di non avvicinarsi più a Rita.

I bulletti, spaventati da queste presenze misteriose, alla vista dei due Supereroi, si allontanarono a gambe levate e da quel giorno non fecero più ritorno.

La notizia fece il giro del paese e tutti cominciarono a mangiare  questi buonissimi  frutti: Vennero esportati in tutto il mondo, ma solo quelli speciali delle coltivazioni del padre di Luca contenevano la vitamina speciale segreta che rendeva grandi e forti i due ragazzi. Così tutti gli abitanti di Palagiano , oltre a godere di buona salute, avevano due super eroi che li proteggevano da ogni male .  

Luca e Sara si fidanzarono e nascosero a tutti il loro grande segreto per il bene di Palagiano. Nel frattempo sono diventati i simboli e le maschere tipiche del carnevale del paese.

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